Gennaio 2019 – Una nota di approfondimento a cura del Dipartimento Cisl Industria, Artigianato, Ambiente, Sicurezza, Energia, Fondi Europei relativa all’intesa “La salute e sicurezza nel patto della fabbrica”, siglata lo scorso 12 dicembre 2018 da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria. L’intesa conclude un lavoro serrato di confronto e di chiarezza reciproca, ma al tempo stesso apre un percorso di lavoro, a tappe programmate, di grande rilievo e dagli effetti di sicuro ampio impatto, sul livello nazionale delle relazioni, con tutti i diversi attori della prevenzione, così come anche nei riguardi delle realtà lavorative. La Cisl ha ritenuto utile elaborare questa nota di approfondimento di merito, al fine di focalizzare i punti nodali del documento, così come l’insieme degli impegni e la tempistica di concretizzazione di questi, tenuto conto del percorso di lavoro che andrà sviluppandosi.
Composta sostanzialmente di due parti, l’Intesa ha tra i suoi più significativi meriti quello di ricomprendere al suo interno, come parte integrante, l’“Accordo interconfederale sulla rappresentanza e pariteticità in materia di salute e sicurezza”, con il quale le Parti, dopo ben ventitré anni, hanno rivisto integralmente l’Accordo interconfederale del 22 giugno del 1995.
Considerata l’ampia articolazione dell’Intesa, il rilievo dei temi trattati, ed ancor più in specifico, la rilevanza di quanto condiviso e disposto nell’Accordo interconfederale, sui temi della rappresentanza, nelle sue diverse forme (RLS, RLST, RLSSP) e della pariteticità, nazionale e territoriale, abbiamo ritenuto utile elaborare una nota di approfondimento di merito, finalizzata a focalizzare i punti nodali del documento in oggetto, così come l’insieme degli impegni e la tempistica di concretizzazione di questi, tenuto conto del percorso di lavoro che andrà sviluppandosi.