Trascorsi più di due decenni dalla costituzione di FONCHIM, che è iscritto al registro COVIP con il n. 1 dei Fondi Previdenziali Integrativi, vale la pena soffermarsi su alcuni aspetti tecnici, derivati anche dall’esperienza passata e dall’evoluzione che i fondi stessi hanno fatto nel tempo registrare.
In tal senso, attraverso due esempi mi sembra utile evidenziare, prendendo spunto dalla verifica effettuata sul campo, la non conoscenza di alcuni vantaggi derivanti dall’ iscrizione a un Fondo.
Il primo rilievo deriva dalla constatazione di un addensamento anomalo di iscrizione al comparto Garantito (95% obbligazioni – 5% azioni) di aderenti nella fascia di età fino a 30 anni.
Poiché il “consiglio” che si dà agli aderenti è quello di switchare sul comparto Garantito negli ultimi 5 anni precedenti il raggiungimento dei requisiti pensionistici, come mai questo addensamento di giovani, cui magari va consigliato l’iscrizione al comparto Crescita (60% azioni – 40% obbligazioni) nel comparto maggiormente stabile e poco sfidante. La risposta è semplice: l’aderente viene automaticamente abbinato al comparto garantito come prima iscrizione, anche con il semplice versamento silente del TFR e lì rimane (per pigrizia, per ignoranza?).
Una facile informazione sulle differenze e condizioni di iscrizione può favorire una scelta consapevole per l’aderente. Essere iscritti al comparto garantito a 30 anni rischia di far perdere decine di migliaia di euro in termini di accumulo del proprio patrimonio.
Il secondo rilievo va indirizzato sui vantaggi fiscali derivanti dalla conversione in welfare del Premio di Produttività, Risultato e/o Partecipazione.
L’ ultima legge finanziaria, quella del 2017, prevede due agevolazioni fiscali importanti per chi destina a Previdenza Complementare una quota del proprio Premio:
- La completa deduzione (CA 30-35% medio) anche delle cifre eccedenti i 164,57€;
- La completa detassazione degli importi (al momento del riscatto o della rendita)accantonati su questo montante autonomo e diverso da quello classico di 2° pilastro.
Tale patrimonio seguirà cioè una propria modalità di accumulo e quindi di erogazione nel momento in cui si maturerà il diritto a percepire l’integrazione pensionistica.
Ritengo che, sulla base di questi due semplici esempi sui vantaggi e sulla loro conoscenza del funzionamento della Previdenza Integrativa, ci si possa presentare in campagna elettorale in favore della lista FEMCA dando dimostrazione di competenza con risposte chiare e sicure.
In una competizione elettorale, come quella sui Fondi, ritengo sia importante dare dimostrazione di capacità e conoscenza delle norme e delle tecniche che presiedono al funzionamento del Fondo e porsi come punto di riferimento per i lavoratori per la propria competenza che va al di là del solo momento elettorale.
Un gruppo di “esperti” formato in FEMCA Nazionale dai componenti i vari Consigli di Amministrazione potrà essere a disposizione per dare le risposte giuste e per avviare anche sui territori referenti della Previdenza Complementare di supporto ai lavoratori.
Bruno Quadrelli
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