È un pamphlet a più voci, a cura di Franco Rizzo e Arturo Pellizzon edito dalla FEMCA CISL FVG per Edizionilavoro a dicembre 2021.
Formazione, welfare e partecipazione rappresentano le nuove frontiere, le sfide culturali sulle quali impresa e sindacato sono chiamati a condividere una strategia di sviluppo coordinata e coerente con le trasformazioni in atto nella società.
Nel testo rappresentanti di istituzioni locali, sindacato e manager di grandi aziende del territorio si confrontano per dare impulso ad un nuovo modello di relazioni industriali che prevede l’inserimento nella contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello di programmi di welfare, formazione e sicurezza, con l’obiettivo di migliorare sia le condizioni di lavoro e di vita delle persone sia le performance delle aziende.
Il punto di partenza è la constatazione che le sfide nella competizione globale faranno emergere le imprese che realizzano investimenti tecnologici e organizzativi ma che nel contempo saranno in grado di valorizzare i propri lavoratori, costruendo processi partecipativi in modo diffuso accanto ad adeguati piani formativi per consolidare le competenze, le capacità e le motivazioni in tutte le fasce professionali e non solo in quelle di elevata qualificazione. In questo processo nessuno dovrà essere lasciato indietro.
Un tentativo (per dirla con le parole di Loredana Panariti) di trovare nuovo spazio alla contrattazione aziendale, dopo le difficoltà se non l’ostracismo di molti operatori (e anche degli studiosi), che ha finito per relegarla a una realizzazione episodica e frammentaria, senza una reale logica di sistema.
In questa direzione, osserva nel suo contributo Michele Tiraboschi, formazione completa e consapevole, autonomia professionale sempre più marcata, partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende è una conseguenza coerente, da realizzare anche gradualmente. Azionariato diffuso, condivisione degli sviluppi organizzativi e delle scelte gestionali, concorso dei lavoratori nella ideazione di nuove soluzioni logistiche e di sistema: tutte forme con cui già oggi, la partecipazione può esistere anche in Italia.
Il libro (che ospita anche i contributi di Massimiliano Fedriga, Filippo Causero, Massimo Noviello, Fabrizio, Pancino, Gianluca Melzi, Michelangelo Agrusti, Nora Garofalo, Giorgio Graziani) offre un’ occasione di confronto, casi aziendali ed esperienze significative, buone pratiche di relazioni industriali e di lavoro.
Una via per sviluppare, attraverso la contrattazione, una cultura partecipativa tra lavoratori, i loro rappresentanti, gli imprenditori e il management, negli scenari di industry 4.0 nonché del lavoro 4.0.
Sullo sfondo vi è l’esigenza di modificare il sistema delle relazioni sindacali ancora troppo ancorato al Novecento industriale. Su questi temi il Friuli Venezia Giulia può essere un terreno di innovazione e di sperimentazione di nuove efficienti soluzioni affinchè il mondo del lavoro possa migliorare l’ efficienza, le condizioni e contribuire all’investimento continuo.