“I dati sulla produzione industriale ad aprile sono dati un po’ in contraddizione con la situazione economica del Paese. Le attese sulla crescita del prodotto interno lordo sono importanti, così come la quantità di occupazione. Penso che la riduzione della produzione industriale sia anche da collegare alle difficoltà che vivono alcuni paesi che acquistano prodotti italiani come la Francia, la Germania e stanno vivendo una condizione di possibile recessione tecnica. La contrazione secondo noi è più concentrata sulla componente delle esportazioni”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra intervistato ad Agorà su Rai3.
Quanto all’inflazione e alle previsioni che l’estate di quest’anno potrebbe rivelarsi la più cara di sempre e sulle risposte da dare alle famiglie: “Per noi questa è la vera grande priorità – ha detto Sbarra sottolineando la necessità di mettere in campo “ provvedimenti, misure, azioni finalizzate a contrastare l’inflazione che galoppa, nella prospettiva di salvaguardare i redditi dei lavoratori , dei pensionati e delle famiglie. Ed è la ragione per la quale abbiamo chiesto alla Presidente Meloni di attivare un luogo di coordinamento a Palazzo Chigi nella prospettiva di fare un lavoro finalizzato a monitorare e calmierare prezzi e tariffe, ad arginare la speculazione, ad orientare i comportamenti delle famiglie, ad agevolare i rinnovi dei contratti pubblici e privati, a ridurre la tassazione che pesa enormemente soprattutto su lavoratori, pensionati e famiglie”.
E sul possibile proseguimento della mobilitazione delle altre sigle sindacali e alla domanda se il fronte sindacale sia spaccato: “No, non penso si tratti di spaccature o rotture – ha detto il leader della Cisl osservando che “c’è una differente sensibilità su come esercitare l’azione sindacale. Noi usciamo da due mesi intensi di mobilitazione, con migliaia di assemblee che abbiamo fatto nei luoghi di lavoro con le tre grandi manifestazioni interregionali a Bologna, Milano e Napoli e alla base di quel percorso di mobilitazione c’era la necessità di riannodare i fili del dialogo e del confronto con il Governo. Il 30 maggio siamo stati convocati a Palazzo Chigi, il Governo si è impegnato ad aprire momenti di confronto su alcune nostre grandi priorità, è arrivato in queste ore un fitto cronoprogramma di incontri per il mese di giugno, abbiamo già incontrato la ministra Casellati sulle riforme istituzionali, il 13 giugno ci sarà un incontro con il Ministro della Cultura, il 19 giugno sulle Politiche Industriali, il 20 giugno con il Ministro Schillaci sulla sanità, il 22 andremo al Ministero del Lavoro a parlare di salute e sicurezza, il 26 giugno di previdenza e pensioni. Penso che il sindacato debba cogliere questa sfida del confronto, conquistare risultati per le persone che noi rappresentiamo e alla fine esercitare una valutazione senza fare sconti a nessuno” – ha concluso Sbarra.