Nel rispetto della legge inizierà il 19 la protesta di lavoratori Italgas del Veneto e Friuli V.G.
Nonostante i tentativi di dialogo intrapresi anche con la mediazione della prefettura di Venezia e il supporto dell’amministrazione comunale locale l’azienda rimane sorda ad ogni richiesta in favore dei cittadini e dei lavoratori proseguendo imperterrita nella sua politica di massimizzazione dei profitti Italgas, anche a scapito della qualità e quantità dei servizi, della sicurezza, abbandonando nelle mani di terzi territori e comunità come quelle di Muggia, del litorale Veneziano (Jesolo, eraclea, Caorle ecc) e Chioggia proseguendo nella sua determinazione di precarizzare e ridurre il personale e imponendo d’imperio organizzazione del lavoro e turni insopportabilmente gravosi vuole dare soddisfazione ai propri azionisti distribuendo utili sempre maggiori.
Molti sono stati gli episodi di persone e ragazzi che esasperati da condizioni di lavoro indegne degli anni che stiamo vivendo hanno lasciato Italgas alla ricerca di migliori possibilità.
Le rappresentanze dei lavoratori hanno accolto con soddisfazione il sostegno dell’ istituzione locale che, dimostrando profonda affinità rispetto alla posizione dei lavoratori relativamente al presidio del territorio, sicurezza, continuità e qualità del servizio, dichiarano che si attiveranno per arrivare al più presto a quelle gare per la riassegnazione del servizio che, in ritardo di oltre 20 anni, darebbero l’occasione di ripristinare e ridefinire le condizioni per svolgere il servizio con la dovuta attenzione al territorio e ai cittadini e potrebbero portare anche, riducendo gli utili multimilionari di Italgas, ad abbassare il costo delle bollette.
A fronte della cocciuta intransigenza aziendale al Prefetto non è restata altra scelta che prendere atto dell’impossibilità di raggiungere qualsivoglia intesa e, nel redigere il verbale di mancato accordo che è stato trasmesso anche alla commissione nazionale sul diritto di sciopero, lasciando libere le OO.SS di intraprendere le azioni vertenziali di sciopero, che si riterranno adeguate ad ottenere un minimo di disponibilità al dialogo da parte della dirigenza.
La RSU e i rappresentanti di FEMCA-CISL e FILCTEM-CGIL e UILTEC-UIL una volta dato conto ai lavoratori dell’esito del confronto, confermano la determinazione di opporsi con la dovuta fermezza alla irricevibile decisione proclamando lo stato di agitazione e, intanto, 8 ore di sciopero delle quali 2 già il 25 p.v..
Venezia, 10 Maggio 2022
RSU Italgas Reti
FEMCA-CISL FILCTEM-CGIL UILTEC-UIL di Venezia e Friuli