“Senza crescita e investimenti privati e pubblici non ci saranno risorse da redistribuire. Non possiamo accontentarci dello 0,1 %. Finora il Governo ha fatto poco o niente su questo fronte. E’ quello che chiederemo come sindacato nelle prossime settimane: un grande piano straordinario per sbloccare subito i cantieri delle opere pubbliche e delle infrastrutture. Abbiamo bisogno di più innovazione, ricerca, reti digitali, con un intervento selettivo e specifico per il Mezzogiorno in modo da fermare la fuga dei giovani. E poi ci sono sempre centinaia di vertenze ferme. Su questi temi siamo pronti a continuare la mobilitazione per far ripartire il paese. La battaglia per la Cisl e’ appena cominciata”. (…) La riforma fiscale deve partire da una seria lotta all’evasione che si fa con pene severe, potenziando il personale delle agenzie fiscali ed introducendo un vero contrasto di interessi. Le risorse che vengono dall’evasione devono essere redistribuite con un criterio che è quello della progressività con nuove aliquote che devono tenere conto anche dei carichi familiari. Sulle pensioni va dato atto alla ministra Catalfo di aver detto con chiarezza che non esiste alcuna proposta del governo e che sarà il confronto con il sindacato a determinare le modifiche al sistema previdenziale”.